TRAUMI DENTALI E PREVENZIONE: IL PARADENTI

Troppo spesso nella mia pratica quotidiana di odontoiatra assisto agli esiti di traumi sportivi a carico dei denti o dell’articolazione temporo-mandibolare, spesso anche gravi. Ho voluto scrivere questo articolo proprio per mettere a conoscenza quanti più atleti possibile della gravità del problema (forse assai sottostimata!) e di quanto invece ne sia semplice la prevenzione.

Quando parliamo di traumi sportivi siamo spesso portati a pensare a incidenti più o meno violenti che portano danni a ossa e articolazioni ma difficilmente pensiamo a traumatismi a carico della bocca e dei denti. Secondo alcuni studi 1/3 dei traumi dentali avverrebbe durante lo svolgimento di attività sportive.

L’incidenza di fratture a carico dei denti o dell’articolazione temporo-mandibolare è molto alta soprattutto nei giochi di squadra dove è presente un contatto fisico in velocità e/o l’utilizzo di strumenti di gioco come palloni, mazze... Il calcio pertanto è uno degli sport considerati più a rischio di traumatismi dentali, anche se praticato a livello amatoriale.

Una pallonata forte, un calcio accidentale di un compagno o di un avversario, un salto per colpire la palla di testa e il relativo atterraggio…questi e altri sono comuni esempi di situazioni in cui è estremamente probabile procurarsi un danno ai denti o alle ossa dell’intera faccia.

L’American Dental Association raccomanda pertanto di adottare nella pratica sportiva due provvedimenti importanti:

  •  Informare chi si accinge a praticare una qualsiasi attività sportiva
  • Proteggere e salvaguardare lo sportivo mentre pratica l’attività.

La prevenzione dei traumi dentali si presenta di estrema difficoltà dovuta al fatto che l’evento è del tutto casuale ma esistono dei dispositivi individuali progettati per tale scopo.
 

IL BITE PARADENTI

Il bite paradenti è un dispositivo progettato specificamente contro i traumi dentali ed è assolutamente necessario negli sport considerati più a rischio ed il calcio è, come abbiamo detto, uno di questi.

Per essere efficace il paradenti deve avere alcune caratteristiche fondamentali:

  1. Realizzazione individuale: deve essere fatto su modelli ricavati dalle impronte della bocca dell’atleta, quindi deve essere richiesto in uno studio dentistico.

Attenzione: i paradenti preformati che comunemente si trovano in commercio hanno il solo vantaggio di essere molto economici!! Sono molto imprecisi e ben poco adattabili, non hanno un alloggiamento stabile nella bocca e per questo possono ostacolare respirazione, fonazione e deglutizione.

  1. Il materiale con cui è costruito deve essere sufficientemente morbido da attutire i colpi e allo stesso tempo resistente nel tempo.
  2. Può essere fabbricato in diversi spessori a seconda delle necessità di protezione dipendenti dal tipo di sport. Lo spessore comunque non dovrebbe mai essere inferiore ai 3 mm
  3. Deve avere degli stop occlusali (cosa che i comuni paradenti standard preformati non hanno) che bloccano la mandibola riducendo i traumi a carico dell’articolazione temporo-mandibolare e la percentuale di fratture dei denti.

Per concludere vorrei sottolineare che ancora oggi assistiamo a traumi dentali che potevano essere assolutamente evitati se solo fossero stati usati questi dispositivi di protezione, quindi questo denota che sono ancora troppo pochi gli atleti che li utilizzano.

 

A cura della dott.ssa Elisa Travagliati

 

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